Vi siete mai chiesti chi fu il primo uomo (o donna) ad applicare una tenda ad una finestra? Forse sì, forse no… Di sicuro però vi abbiamo incuriositi, perciò leggete questo breve articolo e scopritelo insieme a noi!
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Dal tenebroso castello di Dracula al miniappartamento moderno, dalla modesta casa in campagna alla sontuosa reggia di Versailles, dalla tenuta di caccia del lord inglese all’attico bohémien, ovunque troviamo tende, tendine o tendoni alle finestre.
La storia del tendaggio è legata a quella dell’uomo.
Ciò che inizialmente era un mero accessorio per ripararsi dalle intemperie, nei secoli – anzi, nei millenni – si è trasformato radicalmente, divenendo infine un fondamentale elemento d’arredo con lo scopo di rispondere ad esigenze sia estetiche che funzionali.
Nel 1991 noi di Imap Casa aprivamo i battenti a Sedico, dopo già più di trent’anni di esperienza della ditta Imap nella produzione di tapparelle. Chi ci conosce saprà che, oltre ad avvolgibili, tende da sole e zanzariere, ci occupiamo della realizzazione di tende da interno sartoriali e tecniche.
Un “viaggio nel tempo” alla scoperta del nostro passato
All’avvicinarsi del nostro trentesimo compleanno, abbiamo deciso di indagare sulla storia della nostra attività. Quasi come in Ritorno al futuro, con la macchina del tempo siamo andati a vedere come se la cavavano i nostri colleghi del passato.
Dalle pelli di animale alla carta oleata
I primi tendaggisti utilizzavano pelli di animale per schermare gli ingressi dei loro rudimentali rifugi dalle intemperie. Nel Neolitico, quindi, non ci sarebbe stato molto lavoro per le nostre sarte…
Avrebbero sicuramente preferito l’Antico Egitto, quando vennero introdotti lino, lana, seta e cotone, gli stessi materiali che, uniti al moderno e più stabile poliestere, compongono molti dei tessuti che potete trovare oggi presso il nostro showroom.
In epoca romana erano gli schiavi a lavorare i tessuti, quindi ce ne siamo andati presto, per non correre rischi…
Nell’Europa medievale, quando le finestre venivano schermate con carta oleata o incerata, i nostri serramenti in PVC a triplo vetro non sarebbero stati prevedibili nemmeno da Mago Merlino.
Una questione di privacy
Fu soltanto tra il 1300 e il 1400 che fecero la loro comparsa i primi vetri, ma mettersi in affari sarebbe stato comunque difficoltoso: la lavorazione dei tessuti era un mestiere d’alto rango e le corporazioni custodivano gelosamente i propri segreti.
Per la prima volta le persone potevano vedere direttamente all’interno degli spazi privati e così si fece strada un crescente bisogno di privacy. Durante il Rinascimento i tessuti vennero utilizzati per questo scopo, lo stesso di cui vanno in cerca, dopo tanti secoli, molti dei nostri clienti.

Tessuti sempre più preziosi
Il Seicento fu un’epoca d’oro per i nostri colleghi: il gusto – per quella piccola fetta di popolazione che poteva permettersele – prevedeva tende in tessuti preziosi abbellite da metalli incastonati, diamanti, zaffiri e rubini.
Durante il Rococò, vario, elegante e gaio, sete luminose, damaschi sempre più pregiati e broccati ricamati venivano sfornati regolarmente dalle botteghe di Lione e Venezia.
dalla sobrietà alla ridondanza
La Rivoluzione francese e il periodo dell’Illuminismo riportarono modestia e sobrietà nelle scelte estetiche. Nacque la tenda a pacchetto, il genere che, per la sua estrema praticità, confezioniamo più frequentemente. Comparve addirittura un’antenata della tenda a rullo, oggi ampiamente utilizzata da chi ama uno stile moderno e minimal.
All’inizio dell’Ottocento, mentre il cavallo bianco di Napoleone conduceva il proprio padrone in battaglia, lo stile Impero creò tende scorrevoli, lunghe fino al pavimento, che potevano essere raccolte da embrasse e disposte in eleganti drappeggi. Broccato di lino, lana e tulle nei colori rosso, rosa, verde e arancio la facevano da padroni.
Una Imap Casa, in quel secolo, avrebbe dovuto misurarsi con la completa perdita del senso della misura nelle scelte stilistiche dei propri clienti. La casa era divenuta per la classe borghese uno strumento per esibire la condizione sociale recentemente acquistata. Gli arredamenti erano sempre più elaborati e per le tende vigeva un semplice precetto: più complesse sono, più ricco dimostri di essere. I tendaggi, così pomposi, voluminosi e tronfi, proteggevano mobili, soprammobili e quadri dai danni causati dai raggi del sole.
Il Novecento
Come reazione alla moda precedente, all’inizio del Novecento si fece ritorno a gusti semplici ed essenziali. Il risultato furono tende più economiche e, soprattutto, facili da mantenere.
Durante la seconda guerra mondiale, oltre al cibo, ai vestiti e alla benzina, come sappiamo vennero razionati anche i tessuti. La seta da paracadute, i vecchi strofinacci o qualsiasi altra cosa potesse essere utile a tale scopo vennero utilizzati per le tende, ormai essenziali per le persone e per le case anche in un periodo così oscuro durante il quale le priorità di ciascuno venivano rimesse in discussione.

Nel mondo del tendaggio ormai tutto (o quasi) è possibile. La moda delle tende cambia regolarmente come quella delle acconciature. Negli anni ’50 andavano il floreale e le stampe astratte, negli anni ’70 i colori pastello e i tessuti etnici, negli anni ’80 le righe e i quadri.
Grazie a questo immenso background siamo in grado di proporre un numero pressoché infinito di stili e soluzioni. Nel nostro showroom troverete centinaia di tessuti, sia per tende sartoriali, di nostra produzione, che tecniche.
Vi aspettiamo per un preventivo gratuito… e speriamo che questo “viaggio nel tempo” vi sia piaciuto!